Se provassimo a chiedere in giro che cosa vuol dire “dare una buona educazione” forse, con sorpresa, ci accorgeremmo di ottenere risposte molto diverse tra loro ed alla fine rischieremmo di trovarci più confusi di prima. Dell’educazione infatti ognuno ha una propria idea, ha una propria esperienza, o più semplicemente chiama con questo nome delle cose tra loro molto diverse.
Proviamo a veder alcuni luoghi comuni: Educare non vuol dire allevare. Cioè non basta semplicemente dar da mangiare, bere, curare un bambino perché questi cresca sano. Certamente bisogna allevare la prole… è un obbligo che tutti i genitori hanno: è scritto nelle leggi, nella costituzione, ma è anche scritto nella natura istintiva dell’uomo, ma non basta.
Educare non vuol dire neppure insegnare o meglio addestrare a compiere delle azioni, a comportarsi in un certo modo; avete presente gli insegnamenti di un tempo: “quando si incontra una persona si saluta”… “a quelli più anziani di te si deve dare le lei”… “cedi il posto in autobus o in treno” … “se passi davanti a una chiesa se vedi un funerale fatti il segno della croce”, e via dicendo
Erano comportamenti che venivano insegnati e appresi in modo meccanico e costituivano un corredo di comportamenti da tenere a tavola, in società, in pubblico. Oggi spesso diciamo che i giovani non hanno più educazione, solo per il fatto di non ritrovare questi comportamenti praticati.
E’ facile alle volte, di fronte a gesti arroganti o sgarbati dei ragazzi, dire o sentire dire: “belle cose che imparate a scuola” oppure “ma che educazione vi danno a scuola?”…
Neppure l’istruzione infatti, esaurisce il senso dell’educare
Lo sa bene chi oggi si confronta con processi di innovazione sul lavoro, dove diviene sempre più importante il lavoro in equipe o di gruppo, e spesso si verifica che ci sono persone incapaci di collaborare, di vivere in rapporto con altri, pur avendo un ottimo titolo di studio.
Alla fine dunque l’educazione che cosa è?
Potremmo dire che è un processo, o meglio un percorso, un viaggio fatto insieme, dove chi è adulto accompagna chi è più giovane verso la sua crescita. Per questo l’educazione è innanzitutto una relazione… un rapporto… complesso certo, ma anche affascinante.
E’ la sfida di tutti i tempi e di tutte le generazioni, proteggere dai pericoli, generare fiducia, offrire opportunità, perché il nostro cucciolo, cresca non solo nel corpo, ma anche nella personalità, in tutti gli aspetti sociali, morali e spirituali attraverso i quali può diventare una persona matura e autonoma capace di fare le proprie scelte e organizzare la propria vita.
Voi direte che è facile parlare da qui e fare ragionamenti generali, che invece bisogna esserci dentro alle situazioni concrete..
Certo! Avete ragione allora facciamo così:
Guardate anche questo video, scrivetemi, ditemi che ne pensate.